Le opportunità per le imprese all’evento di Swiss Chamber e Money.it
Nuovi strumenti e opportunità per le imprese per affrontare il grande tema sociale ed economico, che passa troppo spesso in sordina, del ricambio generazionale nelle imprese. Soprattutto quelle a conduzione familiare.
Basti pensare che in Italia il 25% di queste hanno un leader di età superiore a 70 anni e il 18% sarà costretta ad affrontare il ricambio nei prossimi 5 anni. Queste le premesse della discussione intavolata nell’ambito dell’evento “Cambio generazionale. Strumenti e opportunità per le imprese” organizzato da Swiss Chamber e Money.itaMilano lo scorso 5 ottobre.
Un confronto necessario, quello tra generazioni, per il passaggio di testimone. Soprattutto in un mondo che, grazie alla digitalizzazione e alle nuove tecnologie, viaggia ad altissima velocità. “Le vecchie generazioni avranno maggiore difficoltà a stare al passo con cambiamenti sempre più celeri” riconosce Fabio Bocchiola, Presidente di Swiss Chamber. Cambiamenti di una “piccola rivoluzione” le cui conseguenze “non sono lontane.”
Confronto in cui Andrea Künzi, Presidente di Künzi SpA (Milano) e Presidente e CEO di Hübeli AG (Svizzera), ha voluto riportare la propria esperienza in prima persona con la sua testimonianza. La sua è la terza generazione nell’azienda fondata dal nonno nel 1936, per Hübeli è la seconda generazione nell’azienda fondata dal padre nel 1977.
“Essere il Presidente di un’azienda a conduzione familiare, come Künzi SpA, è una responsabilità che abbraccia generazioni e storie di successo. La chiave del nostro successo risiede, a mio avviso, nell’aver sempre riconosciuto che il bene dell’azienda avesse la priorità, anche sui talvolta complicati equilibri familiari. In un’azienda come la nostra la sopravvivenza dell’attività deve infatti superare le ambizioni individuali dei membri della famiglia. Considero la nostra però una famiglia allargata, composta anche da tutti i collaboratori che ripongono in noi la loro fiducia. Il nostro payoff ‘Proud Family Company’ riflette proprio questa visione: ogni figura è importante, e l’imprenditore deve talvolta assumere il ruolo di coach, per mante- nere alta la motivazione dei dipendenti evitando che questioni familiari influenzano le dinamiche aziendali. Nel passaggio del testimone è essenziale stabilire che le nuove generazioni non solo non sono obbligate a subentrare, ma dovranno anche provare di essere capaci. Le esperienze fuori dall’azienda sono cruciali, anche per i miei figli, affinché possano sviluppare una prospettiva più ampia e competenze che vanno al di là delle mura aziendali. In un mondo in continua evoluzione, l’idea di fare tutto da soli è ormai obsoleta; è necessario formarsi, collaborare e accettare il supporto per proiettarsi con successo nel futuro” conclude Andrea Künzi.